La presenza dell' ODOMETRO è riscontrabile in vari testi e scritti storici, si passa da scritti latini a quelli del rinascimento. viene descritto infatti sia da Vitruvio, da Erone Alessandrino e da Leonardo Da Vinci, l'odometro era applicato ad uno degli assi delle ruote di un carro o carrozza trainato da buoi o cavalli, ciò permetteva il conteggio della distanza percorsa dal veicolo.
Nel corso della storia vari sono stati i modelli e prototipi messi in campo. la misura delle distanze è infatti alla base dei principio di efficienza di un percorso e estremamente utile per conoscere le dimensioni di un determinato territorio
Questo strumento, realizzato da Luigi Roverelli e Antonio Quinquernell, permetteva di misurare la distanza percorsa da una carrozza. Esso è contenuto in una cassetta di legno traforato. La catena che da essa fuoriesce era collegata eccentricamente ad una ruota del veicolo il cui movimento veniva trasmesso al meccanismo dell'odometro che azionava una coppia di lancette. Queste indicavano la distanza percorsa su una doppia scala dorata e argentata. Proviene dalle collezioni lorenesi.
- Costruttore:
- Luigi Roverelli, Antonio Quinquernell
- Luogo:Firenze
- Data:seconda metà sec. XVIII
- Materiali:legno, ottone, vetro
- Dimensioni:360x360x130 mm
- Costruttore:
- Ditta Dollond
- Luogo:Londra
- Data:fine sec. XVIII
- Materiali:ebano, avorio, ottone
- Dimensioni:lunghezza 480 mm, larghezza 60 mm
- Costruttore:John Dollond
- Luogo:Londra
- Data:ca. 1750
- Materiali:legno
- Dimensioni:lunghezza 1320 mm, altezza 1200 mm, diametro ruota 820 mm
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