lunedì 19 ottobre 2020

#5 IL PRINCIPIO FISICO

Dalla descrizione di Vitruvio si potrebbe sospettare che entrambe le ruote dentate con 400 denti fossero montate sulla cassa della carrozza: quella verticale situata su uno dei suoi lati e quella orizzontale sulla parte superiore del coperchio. 

Un ingranaggio a un dente singolo (in colore, in alto) fissato al mozzo rotante della carriola avrebbe potuto funzionare con una ruota dentata verticale a 40 denti, ma non, come fu sottolineato due secoli dopo Leonardo, con una ruota a 300 o 400 denti. Il «dente singolo» dell'ingranaggio a vite senza fine dell'odometro a due ruote (in colore, al centro) avrebbe potuto ingranare efficacemente con una ruota dentata con 400 denti, ma il resto del sistema di ingranaggi, in particolare il dente singolo sull'asse della ruota dentata verticale (in colore, in basso), non corrisponde alla descrizione tramandataci da Vitruvio. Insoddisfatto, Leonardo si fermò a questo punto.





Per ripetere la sequenza del funzionamento, la ruota con un solo dente spingeva avanti di un passo la ruota verticale munita di 400 denti a ogni giro della ruota della carrozza.

 Allo stesso modo, il singolo dente montato sul lato della ruota dentata verticale spingeva avanti di un intervallo la ruota orizzontale con 400 denti ogni 400 rotazioni della ruota del carro (pari a una distanza di 5000 piedi), facendo quindi cadere una delle piccole pietre alloggiate nei fori della ruota dentata orizzontale che annunciava il compimento di un altro miglio facendo risuonare il recipiente di bronzo in cui cadeva, all'interno della cassa del carro.



fonte:

http://download.kataweb.it/mediaweb/pdf/espresso/scienze/1981_160_5.pdf


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